domenica 23 settembre 2012

Tin Angel di Bob Dylan - la traduzione italiana



“Angelo di latta” di Bob Dylan

Era tardi, ieri notte, quando il boss tornò a casa
ad una casa deserta ed un desolato trono
Lo scagnozzo disse: “Boss, la donna è andata
E' partita questa mattina, poco prima dell'alba”

“Hai qualcosa da dirmi. Dillo a me, uomo
Vieni al punto più direttamente che puoi”
“Il vecchio Henry Lee, capo del clan
Venne a cavallo attraverso i boschi e la prese per mano”

Il boss distese la sua schiena piatta sul suo letto
Imprecò per il caldo e strinse la sua testa
Considerò il futuro del suo destino
Aspettare un altro giorno potrebbe essere troppo tardi

“Andate a prendere la mia giacca e la mia cravatta
E la manodopera più economica che i soldi possono comprare
sellatemi la mia cavalla bruna
Se mi vedete passare tirate fuori una preghiera”

Beh, cavalcarono tutta la notte e cavalcarono tutto il giorno
Verso est lungo la grande strada
Il suo spirito era stanco e la sua vista era distorta
I suoi uomini lo abbandonarono e lui proseguì

Arrivò in un posto dove la luce era scialba
La sua fronte martellava dentro la sua testa
Il cuore pesante era colmo di dolore
l' insonnia infuriava nel suo cervello

Beh, gettò per terra il suo elmo e la sua spada dall'impugnatura a croce
Abbandonò la sua fede e rinnegò il suo Signore
si mise carponi, appoggiò il suo orecchio al muro
In un modo o nell'altro per mettere fine a tutto questo

Si chinò, tagliò il cavo elettrico
Scrutò dentro le fiamme e sbuffò sul fuoco
Sbirciò nell'oscurità, intravide i due
Difficile dire con certezza chi era chi

Si calò giù con una catena dorata
I suoi nervi facevano tremare ogni vena
Le sue nocche sanguinavano, inspirò dell'aria
Passò le sue dita tra i suoi capelli sudici

Si guardarono l'un l'altro ed i loro calici tintinnarono
Una sola cosa, inseparabilmente legati
“Ho la strana sensazione di avere vicino un uomo ”
“Non ti preoccupare di lui, non farebbe del male ad una mosca”

Da dietro la tenda, il boss attraversò la stanza
Spostò i suoi piedi e sprangò la porta
Le ombre nascondevano i solchi del suo volto
Con tutta la nobiltà di una antica razza

Lei si voltò, trasalì con uno sguardo di sorpresa
Con un odio che avrebbe potuto squarciare i cieli
“Sei un pazzo incosciente, posso vederlo nei tuoi occhi
Venire fin qui non è stato per niente saggio”

“Alzati, tirati su, tu sgualdrina dalle labbra avide
E copriti la faccia o subiscine la conseguenza
Tu stai facendo male al mio cuore
Rimettiti i tuoi vestiti sulle spalle velocissimamente”

“Ragazzo scemo, tu mi credi una santa
Non ascolterò più le tue lamentele
Non mi hai dato niente se non le bugie più dolci
Ora frena la tua lingua e soddisfa i tuoi occhi”
“Ti ho dato le stelle ad anche i pianeti
A cosa ti servono queste cose?
Piega il cuore se non le ginocchia
Oppure non vedrai mai più di nuovo questo mondo”
“Oh, per favore, non lasciare che il tuo cuore sia freddo
Quest'uomo mi è più caro dell'oro”
“Oh tesoro mio, tu devi essere cieca
E' una scimmia senza fegato con una mente inutile”

“Tu sei stato troppo a lungo insieme a me
Ora sono io che deciderò come saranno le cose”
“Prova a sfuggire” imprecò e maledisse
Dovrai provare a passare sul mio cadavere prima”


“Non lasciarti comandare dalla passione
Pensi che il mio cuore sia il cuore di uno sciocco?
E tu, signore, non puoi negare
che hai fatto di me una scimmia. Come e perché?”

“Non continuerò più con questo scambio di insulti
Il diavolo ti può avere, assisterò a questo
Ripensaci alla svelta o scansati
Altrimenti desidererai di essere morto nella culla”

La pistola fece 'bum' e lo sparo risuonò chiaro
Il primo proiettile sfiorò il suo orecchio
La seconda pallottola andò ben dritta
E lui si piegò a metà come un bidone ammaccato

Strisciò verso l'angolo e abbassò la sua testa
impugno la sedia ed afferrò il letto
Ci vorrebbe di più di ago e filo
Sanguinando dalla bocca, era un uomo morto

“Hai ucciso mio marito, tu mostro”
“Marito? Quale marito? Cosa diavolo intendi?
Era un contendente, un peccatore
L'ho abbattuto e l'ho gettato al vento”

Questo lei disse col cuore rabbioso:
“Anche tu vedrai il signore della morte
Sono stata io che ho portato la tua anima alla vita”
Quindi sollevò i suoi vestiti e tirò fuori un coltello
La sua faccia era dura e ricoperta di sudore
Le sue braccia dolevano e le sue mani erano bagnate
“Tu sei una regina assassina ed una moglie sanguinaria
Se non ti dispiace, prendo io il coltello”

“Siamo due dello stesso genere ed il nostro sangue scorre ardente
Ma non siamo in alcun modo simili nel corpo o nel pensiero
Tutti i mariti sono buoni uomini, come tutte le mogli sanno”
Quindi lo trafisse al cuore e fece scorrere il suo sangue

Le sue ginocchia zoppicarono e si allungò ad afferrare la porta
La sua tomba era chiusa, scivolò sul pavimento
Sussurrò alle orecchie di lei: “Questo è tutta colpa tua
I miei giorni di lotta sono arrivati alla fine”

Lei toccò le sue labbra e baciò la sua guancia
Lui provò a parlare ma il suo respiro era debole
“Tu sei morto per me, ora io morirò per te”
Mise la lama sul suo cuore e la fece passare attraverso

Tutti e tre gli amanti insieme in un mucchio
Gettati nella tomba, a dormire per sempre
Le torce funebri fiammeggiavano lontano
Attraverso le città ed i villaggi l'intera notte e l'intero giorno.

(fine)

fonte http://www.maggiesfarm.eu/

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