Un saluto dalla cantina di
Johnny Basement
mercoledì 18 novembre 2009
Frank Capra’s Revisited - Must Be Santa
Bob Dylan's Must Be Santa - Info e idee sul Video
Must Be Santa, il nuovo video di Bob Dylan è stato realizzato da Nash Edgerton, fratello del più celebre attore australiano Joel Edgerton. Nash è un abile regista di videoclip, ed è stato stuntman per George Lucas e altri (Star Wars, Matrix, Superman Returns). E’ attore, regista, montatore e produttore. Si cimenta in questa rivisitazione del Natale per adulti sbronzi e un po’ fatti di alcool e metanfetamina. Oltre ad esserci la stessa vena autodistruttiva di Beyon here lies nothin’ (diretto sempre da Nash Edgerton), si può ritrovare, se vogliamo, lo “spirito natalizio” di due grandi autori fantasy del cinema anni ottanta, Joe Dante e Tim Burton.
In particolare all’autore di Gremlins, Edgerton pare ispirarsi, qui mancano soltanto i verdastri mostriciattoli monelli, a fare da coro ad un inedito Dylan, che coi suoi movimenti fulminei, le danze, ma soprattutto quel gesto delle braccia, che spesso usa fare anche nei recenti concerti quando si esibisce senza suonare nulla, a parte la sua inseparabile armonica (vedi il video di Sugar baby su Youtube) fa rivivere a modo suo lo spettro da crooner di un Bing Crosby, in una lisergica versione post-moderna. Sembra quasi uno spot della Heineken, ma è proprio questo il segreto di questo inusuale video-clip.
Tutti sembrano impazziti e ossessionati dallo spirito della festa. Fino a snaturare il concetto tradizionale del Natale. La sequenza finale che vede Bob e Santa Claus in sguardi d’approvazione è da antologia! Genio e follia come sempre accompagnano i lavori di Dylan. Non fa eccezione questo incredibile video.
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Ah ecco sono girati entrambi da Nash Edgerton,non lo sapevo!
RispondiEliminaVedendolo avevo scritto su Maggie'sFarm che ci trovavo delle similitudini in entrambi. C'e' la stessa sana follia che si respira sia nel primo che in questo video.
Grande Dylan comunque,qui recita in modo perfetto la parte di uno sballato,fuso di testa,come tutti del resto.
Sembra tratto da un film americano alla Stephen King,ci mancava che bussava alla porta di casa.
Dimenticavo....e' anche comico!
RispondiEliminabella lì. linko qs post al mio perché ci sono robe very cool - thanx
RispondiEliminaPeccato , volevo dirle io tutte quelle cose !!!!! :o) Bravo Johnny
RispondiEliminaIl rimando a Gremlins di Joe Dante, sta anche nel fatto che la colonna sonora del film comprendeva una ossessiva riproposizione del brano "Do You Hear What I Hear", collocato anche nel sogno Grinch di Bob Dylan su Christmas In The Heart
RispondiEliminacomunque concordo, genio, follia, fisarmonica & metanfetamine
sono assolutamente d'accordo!
RispondiEliminaLuca da Sassari
... Gesù! Ma è una polka!! Cavolo! è una polka! ... a me, quando si parla di polka, mi sovviene qualche scena del film di "Goodmorning Vietnam" e mi viene da ridere e mi tira su il morale ... ragazzi ma da quand'è che non ascoltate il vero Dylan ... come fate, negli stessi giorni, ad ascoltare California e poi ascoltare sta robetta ed entusiasmarvi... cavolo è una polka!! ... oh Gesù ... sarà pure roba metafetaminica e lisergica ... ,ma cavolo! ... è una polka ... e come se De Gregori si mettesse a cantare "Romagna mia" ... niente di male per carità ma, non spacciamola per genialità ... è più geniale il controverso selfportrait che, a rileggerlo, risulta addirittura avanguardistico....
RispondiEliminaPS: Nel video ... per un attimo si vede Babbo-Dylan che prende per mano qualcuno che ballava .... ho avuto il terrore che partisse il "trenino" ... ho l'impressione che ci è mancato poco ...
PS2: Aridategli l'indirizzo di csa dove trovare Daniel Lenois!!!! ...
non sono poi così convinto che Daniele Lenois sia stato fondamentale x lo splendore di album come "Oh mercy" e "Time Out Of Mind".
RispondiEliminaCanzoni come "most of the time" e "not dark yet" brillano di luce propria, a prescindere dal (sicuramente valido) supporto di Lenois.
A me il video di "Must Be Santa" è piaciuto un sacco, e perchè no, mi unisco anch'io a chi lo ritiene geniale.
E poi Dylan è dal 1965 che fa di testa sua ed ha sempre ragione lui, ed è dal 1966 che, a chi gli urla "Giuda", gli risponde "I don't believe you!"