giovedì 22 luglio 2021

Considerazioni su Shadow Kingdom Pt. 2


 ...il problema è che bisognerebbe tornare a insegnare educazione musicale, in modo adeguato. Ma forse non basterebbe lo stesso. Vedo dai commenti sui social un deficit di comprensione del testo, pur trattandosi di materiale audiovisivo. 

Che cos'è la comprensione di un testo? "Capire un testo non significa trovare il significato di una frase e legarlo a quello della frase successiva; infatti, un lettore può capire un brano a livello superficiale ma non afferrare il senso di ciò che legge. La comprensione del testo scritto è, quindi, un processo attivo e costruttivo finalizzato a cogliere il significato del testo, dove per significato si intende una rappresentazione mentale coerente del contenuto del brano. La costruzione della rappresentazione mentale deriva dall’integrazione delle informazioni linguistiche e concettuali nuove contenute nel testo con le conoscenze pre-esistenti del lettore. Il meccanismo che si innesca per costruire tale rappresentazione prevede l’attivazione delle informazioni rilevanti e la soppressione di quelle irrilevanti."

Lo speciale televisivo realizzato da Bob Dylan, Shadow Kingdom, andato in onda in esclusiva attraverso Veeps, è stato accolto piuttosto bene da un pubblico affezionato. Tuttavia è stato evidente come molti utenti non ne abbiano colto il senso. Non era uno spettacolo dal vivo, né tantomeno un concerto. Si è trattato di una rappresentazione a metà tra il teatro, la videoarte e il cinema. I brani infatti erano stati pre-registrati e mandati in sincrono con una performance di tipo mimico piuttosto dissonante. 

L'effetto sulle prime battute è stato quello di confondere, stordire, creare emozioni, come solo un grande performer sarebbe capace e consapevole. A parte le preferenze sul personaggio Dylan, si è trattato di un evento unico, nuovo e con una qualità a mio parere importante e univoca: essere assolutamente fuori dal tempo e da ogni spazio. Non è un caso se molti stanno accostando il lavoro all'opera di David Lynch o agli speciali realizzati per la tv da Elvis Presley e Roy Orbison. Proprio lo speciale in bianco e nero realizzato nel 1988 sembra essere elemento di paragone con questo Shadow Kingdom. 

Colpisce e non poco l'abilità di Dylan di rielaborare, arrangiare e riscrivere il materiale giovanile degli anni sessanta e  primi settanta.

Con la sola eccezione di un brano composto e pubblicato nel 1989, peraltro in maniera impeccabile, questo prodotto va inserito nella categoria del reworking. Un aspetto che in quasi 59 anni di attività musicale, Dylan non aveva mai esplorato, salvo rarissime eccezioni (Nashville Skyline, A Hard Rain's a-Gonna Fall versione 2008). 

Accompagnato da una nuova line-up, Dylan esegue canzoni celebri, ma non i suoi cavalli di battaglia più conosciuti e lo fa cambiando registro rispetto alle esibizioni live a cui ci aveva abituato durante gli ultimi 25 anni. Il risultato è incredibile. Potrebbe aprire a una nuova fase della sua produzione discografica e artistica. Si spera, almeno. 


"May your hands always be busy, May your feet always be swift, May you have a strong foundation When the winds of changes shift. May your heart always be joyful. May your song always be sung."

martedì 20 luglio 2021

Springtime In New York: The Bootleg Series Vol. 16

 Bob Dylan - Springtime In New York The Bootleg Series Vol. 16


Come giustamente dicevo giorni fa su Maggie's Farm...
Sulla questione che il prossimo Bootleg Series sarà dedicato ai primi anni ottanta ci sono pochi dubbi.
Non tanto per i rumors, ma per l'anticipazione rilasciata da Uncut, rivista autorevole e molto vicina oltre che a Dylan, anche a Columbia/Sony. Quello che suona strano è che sarà un quintuplo e non mi convince del tutto la data di uscita, visto che gli ultimi Bootleg Series erano stati pubblicati durante il periodo di novembre, come logica strenna natalizia (da regalo per super fans dylaniani)

Argomento: Notizia "fake" sull'uscita del volume antologico "The Bootleg Series 16"

Sulla nuova uscita Bootleg Series il mio pensiero è il seguente: un conto sono i "rumors", un altro le notizie "fake". Ora, i "rumors" indicano una pubblicazione sul materiale anni ottanta. Sarebbero
infatti trapelate informazioni più dettagliate sulla prossima imminente uscita. Sul fatto che Dylan in autunno abbia spesso pubblicato negli anni passati un nuovo capitolo delle Bootleg Series non ci sono troppi dubbi, escludendo l'anno scorso, dove comunque venne pubblicato in versione digitale un "Best of Bootleg Series". Durante gli ultimi anni Uncut ha pubblicato alcuni brani inediti come anteprima alle uscite dei Bootleg Series. Anche la scorsa primavera è accaduta questa cosa: https://www.uncut.co.uk/features/blogs/introducing-uncuts-amazing-bob-dylan-covers-cd-130057/

Ecco perché con gli elementi finora emersi, parlare di "fake" mi sembra una esagerazione/illazione. Diciamo invece che gli utenti, inclusi alcuni forum e siti si sono portati avanti rispetto alla stampa mainstream che in pratica da anni si limita a fare da cassa di risonanza all'ufficio stampa di Columbia/Sony. Caro Tambourine, stiamo attraversando un'epoca strana a livello mediatico e di informazioni, se ci fai caso nessuno anticipa più niente da un po', specialmente a livello di musica, arte e spettacolo, non ci sono più le anteprime di un tempo. Direi che qui siamo di fronte alla dicotomia: siamo uomini o addetti ufficio stampa? Arrivati a questo punto bisogna compiere una scelta, a mio parere. Un po' stile Totò (Siamo uomini o caporali). Ricordo come durante la pubblicazione del secondo singolo che anticipava Rough and Rowdy Ways, lo scorso anno, si sia creato questo simpatico siparietto tra la stampa che commentava "queste strane pubblicazioni di brani sparsi e singoli" VS la comunità
di utenti che già stava ipotizzando le tematiche del nuovo album di Dylan. In quel caso gli utenti ebbero ragione. A tal proposito, ho ritrovato questo mio breve post a commento del brano I contain multitudes, datato 18 aprile 2020:


Dario Twist of Rumors