Il 2023 dylaniano è stato un anno
ricco di eventi e uscite. Si è aperto con la pubblicazione del diciassettesimo
volume del Bootleg Series, Fragments, dedicato esclusivamente al periodo del
capolavoro Time Out of Mind. Due versioni disponibili, tra cui quella standard
a due dischi e quella deluxe composta da cinque lp. Secondo fonti non ufficiali
questa potrebbe essere stata l’ultima pubblicazione della serie Bootleg Series,
che era partita nel marzo 1991 con la pubblicazione dei primi tre volumi.
Ad aprile è ripartito il World
Wide Tour, che questa volta toccherà anche mete che Dylan aveva trascurato
negli ultimi tempi, tra cui l’Italia con cinque date. Non si esibiva nel nostro
Paese dall’aprile 2018, quindi in epoca pre-Covid. La band con cui suona in
Italia nel 2023 è piuttosto diversa rispetto a quella di cinque anni prima.
A giugno viene pubblicato il nuovo
disco in studio. Si tratta della colonna sonora di Shadow Kingdom. Viene
svelata l’identità dei musicisti che hanno partecipato alle sessioni dell’album.
Tra i nomi spiccano quelli di due vecchi collaboratori di Dylan. In particolare
citiamo il chitarrista T-Bone Burnett e il produttore e bassista Don Was. Dylan
aveva collaborato con T-Bone Burnett ai tempi della Rolling Thunder Revue e più
recente alle nuove incisioni nel formato “ionic recording” di Blowin’ in the
Wind del 2022. Don Was aveva prodotto invece con Dylan il disco Under the Red
Sky del 1990.
Sempre per quanto riguarda vecchi
collaboratori e musicisti che hanno segnato una generazione, l’11 agosto si
spegne il membro di The Band, Robbie Robertson. Robertson, oltre a essere stato
amico e stretto collaboratore di Dylan, aveva partecipato alle registrazioni di
tre importanti lavori in studio: Blonde on Blonde, The Basement Tapes e Planet
Waves. Inoltre aveva accompagnato Dylan in tour dal 1966 al 1974. Con The Band
aveva inciso diversi brani scritti da Dylan come When I Paint My Masterpiece,
This Wheel’s on Fire, Tears of Rage, ma soprattutto il classico I Shall Be Released.
Inoltre entrambi facevano parte del cast del film documentario di Martin
Scorsese, The Last Waltz, dedicato all’addio alle scene di The Band, salvo
ripensamenti e una line up differente. Nel libro autobiografico TESTIMONY,
Robertson si sofferma sul rapporto di amicizia e di collaborazione tra la Band
e Dylan in modo approfondito e affettuoso.
A settembre Dylan partecipa a sorpresa
al Farm Aid, unendosi alla band di Mike Campbell & The Dirty Knobs, con la
partecipazione di Benmont Tench alle tastiere. I due ex-Heartbreakers (lo storico
gruppo di Tom Petty) avevano più volte partecipato a sessioni in studio e
concerti facendo da spalla a Bob Dylan. Per l’occasione Dylan torna a suonare
la chitarra elettrica in un mini set composto dai brani Maggie’s Farm,
Positively 4th Street e Ballad of a Thin Man.
Le informazioni che vanno a
completare e a concludere un anno ricco di novità e uscite, riguarda due uscite
antologiche. La prima è The Complete Budokan, box deluxe composto da due live
risalenti al tour giapponese del 1978, di cui ho parlato qui.
La seconda è la più recente e riguarda il 50th Anniversary Collection 1973, con
la pubblicazione integrale delle 28 tracce appartenenti alle sessioni della
colonna sonora del film Pat Garrett & Billy The Kid. Al momento della stesura
del testo non ho ancora ascoltato la compilation antologica, ma presumo debba
trattarsi dei mitici bootleg noti ai fan dylaniani più accaniti come Peco’s
Blues. Il bootleg non ufficiale Peco’s Blues, contemplava però una scaletta
ridotta, composto da 23 brani, anziché i ventotto ora pubblicati. Si tratta di
un’uscita in edizione limitata, realizzata per garantire i diritti d’autore di
queste sessioni che altrimenti sarebbe diventate libere, dato che stavano scadendo
i diritti essendo trascorsi 50 anni. Questa legge riguarda in special modo la
vigente regola europea sui diritti d’autore. Un prodotto destinato alla super
nicchia dei completisti e dei fandom dylaniani più hardcore, di cui però mi
sembrava giusto parlare, dato che in Italia la notizia non sta circolando in
modo adeguato e sufficiente.
Capitolo a parte meriterebbe il
Tour 2023, concluso lo scorso 3 dicembre a Evansville, Indiana. Ci sono state
grandi novità in scaletta, con Dylan e i suoi che hanno spesso eseguito cover
di altri importanti artisti come Leonard Cohen, Billy Joel, Merle Haggard,
Grateful Dead e via dicendo.
A memoria, da quando seguo Dylan, cioè da oltre 20 anni ormai, non ricordo un anno più ricco di novità e di uscite. Una vera manna per noi fandom devoti!
Di questo ve ne parlerò presto in
separata sede. Ora vi auguro buone vacanze e un felice anno nuovo!
Nessun commento:
Posta un commento